valcavallina - Cascina ronco grande

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La Val Cavallina, in base all'orografia del territorio, può essere divisa in due zone.
La prima, più a nord, è fortemente contraddistinta dalla presenza del Lago di Endine.
La valle in questa zona si presenta abbastanza stretta con il lago incassato tra i monti circostanti (Torrezzo ed i Colli di San Fermo) con una natura pressoché intatta.
Anche gli insediamenti umani sono circoscritti ai nuclei comunali di Endine Gaiano, Spinone al Lago, Ranzanico, Bianzano e Monasterolo del Castello.
La seconda parte, più a sud, è caratterizzata dal corso del fiume Cherio, che, sebbene spesso presenti carattere torrentizio, contraddistingue questa valle.  
Questo fiume nasce direttamente dal Lago di Endine tra Monasterolo del Castello e Casazza e prosegue toccando tutti gli altri comuni della valle: nell’ordine Vigano San Martino, Borgo di Terzo, Luzzana, Entratico, Trescore Balneario, Cenate Sopra e Zandobbio.
Dopodiché la valle si apre verso la pianura.
I primi insediamenti in Val Cavallina risalgono all’era paleolitica e neolitica, con ritrovamenti nei pressi di Trescore, Zandobbio, Luzzana e Vigano.
Le età successive, contraddistinte dallo sviluppo dei metalli, hanno lasciato numerosi reperti, specialmente in località collinari: alla Buca del corno ad Entratico, sul monte Pranzà in territorio di Vigano San Martino, sul monte Bastia a Cenate Sopra e in località Canton a Trescore Balneario.
Quest’ultima area è considerata luogo di notevole spessore archeologico, dato che sono stati portati alla luce insediamenti che vanno dal neolitico all’età del rame.
Più tardi, circa nel I-II secolo a.C., la valle ha subìto la conquista romana, come testimoniano le numerose sepolture rinvenute (Grone e Zandobbio) e l’origine del nome di numerosi paesi: Blandianum diventato poi Bianzano, Gaiano e Luzzana.

A Casazza notevoli sono i resti di edifici risalenti al II-IV secolo d.C., da poco rinvenuti e quindi non completamente studiati.
Dopo i secoli del primo medioevo, la val Cavallina risentì di un nuovo sviluppo grazie alla famiglia Suardi: dotata di immense ricchezze  costruì castelli (Bianzano e Monasterolo) e dimore fastose (Trescore), dando nuova linfa ai commerci ed all’economia della zona.
Dopo la fine delle signorie, la valle cominciò ad avere periodi di relativa calma, seguendo le sorti del resto della provincia, passando dalla Repubblica di Venezia al regno d’Italia fino ai giorni nostri.
Cascina Ronco Grande © 2020
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